Escursione a Minori e tappa da Sal De Riso
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Il territorio del Comune di Minori confina con il territorio di Maiori a est e a nord e con quello di Ravello a nord e a ovest. Risulta costituito dalle frazioni di Villa Amena, Montecita, Torre Paradiso, Monte, Petrito, Montuonica, Via Pioppi e Torre. La superficie comunale è meno vasta di quella di Maiori e pari a 2,56 km². L'area minorese, così come le aree delle altre città costiere, ha avuto origine da eventi alluvionali che con l'apporto di detriti hanno formato pianure di estensione limitata. La morfologia del territorio è caratterizzata da rilievi aspri, con versanti molto acclivi e non di rado perpendicolari al suolo. La costa è perciò alta, a strapiombo, localmente interrotta da canaloni e vallate formatesi a seguito di fasi di frattura e dell'erosione carsica. Proprio nelle vallate, oltre che nei pianori a quota collinare, è concentrata la presenza antropica.
L'area urbana di Minori venne realizzata dopo il ritrovamento delle reliquie di Santa Trofimena, nel VII secolo, e corrispondeva a quella degli altri centri marittimi del ducato amalfitano: un centro urbano più densamente popolato intorno al quale si sviluppavano piccoli villaggi di carattere rurale. Il centro abitato era collegato alle città vicine soprattutto via mare, ma esistevano comunque dei tragitti terrestri, costituiti da ripide scalinate pubbliche e da lunghi sentieri.
Nel Medioevo, Minori era divisa in tre aree: quella marittima, quella agricola e, infine, quella urbana. L'area marittima si estendeva lungo il litorale e coincideva in gran parte con l'arenile che si sviluppava a meridione della cinta muraria. Questa era caratterizzata da una serie di strutture, come gli scaria, installati per l'attracco delle imbarcazioni. Nella stessa area esisteva un piccolo arsenale, mentre sulla spiaggia erano presenti (fin dall'Alto Medioevo) diverse botteghe, di proprietà della Chiesa e delle famiglie più importanti del Ducato, attive nella pratica della mercatura.
Il centro urbano era invece caratterizzato dalla presenza della Platea Publica, che fino alla fine dell'Età moderna ospitava sia la residenza vescovile, sia le residenze delle famiglie nobili. Nelle vicinanze della piazza sorgevano delle botteghe, tra le quali è utile menzionare quelle adibite alla vendita al minuto di olio e formaggio, nonché di varie qualità di vini. L'elemento architettonico tipico era quindi la domus, una struttura di almeno tre piani, spesso circondata da orti e giardini, che ancora oggi è possibile ammirare a Minori. L'area urbana del centro medievale era racchiusa in una cinta muraria che, per quanto concerne il tratto marittimo, esisteva già verso la metà dell'XI secolo.
Col trascorrere dei secoli l'assetto urbanistico della città ha subito notevoli variazioni; conserva, tuttavia, l'originale aspetto di centro costiero. Il nucleo principale si colloca a ridosso della costa e a cavallo del corso d'acqua principale del Reginna Minor, ed è costruito dal nucleo storico delle zone urbane di recente formazione. La parte del territorio non urbanizzata, invece, è composta da terrazzamenti, in gran parte coltivati a limoneto, che rappresentano un segno inconfondibile del territorio della penisola, e dalle aree boscate in corrispondenza delle fasce altimetriche di maggiore elevazione.
Il territorio minorese, come quello dell'intera Costiera Amalfitana, è stato soggetto per secoli all'attività eruttiva del Vesuvio e a vari fenomeni disastrosi che ne hanno condizionato l'abitabilità.
Soprattutto per questo motivo, l'aspetto di Minori è relativamente moderno e i suoi edifici storici ancora esistenti, nonostante le antiche origini, sono assai pochi.
Inoltre ad oggi rappresenta una tappa di gusto fondamentale ove ci si può fermare presso la famosa Pasticceria si Sal De Riso e gustare un'ottima Delizia al Limone oppure la rinomata torta Ricotta e Pere oppure altre specialità di casa del famoso Maestro Pasticcere.
